Haraka | Ashville
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Mettere in comunicazione natura e materia: l’Haraka residence
Immaginate il centro di New York, con la sua vita incessante. Immaginate la 5th Avenue, con i suoi serpentoni di auto e taxi a ogni ora del giorno e della notte. E ora un hotel con le finestre che si affacciano su questo spettacolo splendido, ma rumoroso. Come garantire un efficace isolamento acustico?
Basta pronunciare il nome di New York per richiamare alla mente lo scintillio dei grattacieli, le vetrine illuminate, una vita continua e brulicante sia di giorno sia di notte, gli infiniti serpentoni di auto e il bagliore giallo dei taxi. Uno spettacolo splendido, ma… rumoroso! Come garantire dunque la tranquillità agli ospiti di un hotel che si trova proprio sulla centralissima 5th Avenue? Con finestre in legno di qualità, tanta esperienza e anche molta inventiva.
Un abbattimento acustico di ben 50 decibel: quella delle finestre per un hotel in centro a New York era una vera sfida acustica, per la quale servivano qualità, esperienza, capacità di pensare fuori dagli schemi.
Abbiamo già avuto modo di parlare delle ottime prestazioni in campo acustico dei serramenti PBFinestre, dovute sia ai materiali utilizzati sia alle modalità costruttive che hanno una resa efficace nel contrastare la propagazione delle onde sonore. In questo caso si trattava di garantire un abbattimento acustico di ben 50 decibel, ma non solo: la posizione e la storicità dell’edificio richiedevano anche il rispetto di determinate caratteristiche architettoniche.
Come spesso accade, esigenze pratiche e richieste estetiche dovevano andare di pari passo: in questo caso ad esempio le finestre erano le tipiche double hung, con l’apertura a ghigliottina, ma nello stesso tempo l’esperienza ci dice che le finestre con aperture a battente sono quelle che ci consentono di raggiungere le prestazioni più alte in termini di isolamento acustico.
La sfida era nello stesso tempo tecnica ed estetica: si trattava di raggiungere un abbattimento acustico di 50 decibel con finestre in legno che rispettassero quelle originarie, con apertura a ghigliottina.
La soluzione? Simulare la double hung – nel pieno rispetto della facciata originale – grazie a uno studiato abbinamento di finestra in legno fissa e anta a ribalta, abbinate a un vetro con certificazione di abbattimento acustico nella misura richiesta. Così l’estetica era salva e, quando si chiudono le finestre, con esse si allontanano anche tutti i rumori della città.
Sfide architettoniche e sfide tecniche spesso si incontrano all’interno di uno stesso progetto, rendendo a prima vista i limiti progettuali insuperabili: è in questa fase che entrano in gioco non solo la qualità e la conoscenza della materia, ma anche l’esperienza in centinaia di cantieri e la flessibilità di produzione che contraddistingue una realtà come PBFinestre.
La realizzazione di finestre su misura ci consente infatti di applicare ai nostri processi progettuali e produttivi una flessibilità tale da far sì che ogni progetto possa essere affrontato al meglio, anche lavorando a stretto contatto con gli architetti impegnati nella progettazione di nuove costruzioni o ristrutturazioni. Siamo abituati ad accettare le sfide. E a vincerle.
